Recensioni – Mater

Il Tempo

Il Tempo 2

Sabato 8 novembre 2008


Mater di Fulvio Di Lieto:
Recensione ed Intervista all’Autore

Scritto da Pecciola in Liberi Libri-Fantasy martedì 13 gennaio 2009

RECENSIONE

Un messaggio, quello del fantasy Mater di Fulvio Di Lieto, che attraverso una trama avvincente scuote il lettore dall’inavvertita pigrizia cui si è abbandonato nella routine quotidiana, e lo porta a prendere atto di quanto abbia perduto e possa ancora perdere se non ritrova un collegamento cosciente e profondo con la sua vera e primigenia Madre. Nella sua prefazione l’Autore narra di come il protagonista dell’avventura raccontata nel libro venga a trovarsi faccia a faccia col baluardo insormontabile di una realtà tetragona e ottusa, senza spiragli di luce. Come superarla, o come penetrarla per vincerne il potere nullificante? Nessuna delle armi consuete può tornargli utile, tutti gli espedienti tattici vani, ogni sapienza inadeguata. Ma ecco arrivargli da un nucleo remoto dell’anima, attraverso il fuoco della memoria e del sentimento, un’ispirazione, l’arma che potrà rivelarsi vincente, solo che sappia usarla nei modi e per i fini giusti…

INTERVISTA

 

Chi è Fulvio Di Lieto in una frase?

 

Sono un attento osservatore della realtà, fisica e metafisica, di cui cerco di interpretare segni e suggestioni.

 

Tutti i libri della terra sono racchiusi in una biblioteca… che ad un certo punto prende fuoco. Tu sei il custode e accorri ma puoi salvarne solo uno (tranne i tuoi, ovvio). Quale salvi per il bene dell’umanità?

 

Il Vangelo di Giovanni

 

Mater è nato da…

 

…dalla necessità di descrivere uno scenario estremo, ma non improbabile, in cui potremo tutti trovarci se insisteremo nel vituperare l’integrità e la dignità della Madre Terra.

 

La soddisfazione più grande per chi scrive un libro

 

La diffusione e comprensione del suo messaggio.

 

Se dovessi dare 3 consigli personali a chi volesse iniziare a scrivere un libro quali sarebbero?

 

Non nuocere, non turbare, dare speranza.

 

Avrò mille difetti ma sicuramente non sono…

 

…un materialista.

 

Fulvio Di Lieto ha il potere dell’Italia per un giorno e può decidere da solo una ed una sola legge: quale?

 

Il reddito di cittadinanza, ovvero il minimo garantito per tutti.

 

Fulvio, cosa è l’Arte per te?

 

La capacità di rivelare l’essenza di ciò che percepiamo.

 

Ormai il tuo libro è sugli scaffali delle librerie… un rimpianto ce l’hai?

 

Nessuno.

 

Il genere fantasy è il tuo genere preferito?

 

Sì, perché consente di dare messaggi importanti in forma gradevole e recepibile da tutti.

 

Quale è stato l’ostacolo più grosso da superare nella scrittura del tuo ultimo libro?

 

La plausibilità di ambienti e personaggi.

 

Abbiamo finito, o quasi… Manda un saluto e uno spot finale per il tuo libro ai lettori di SerioMaNonTroppo

 

La situazione mondiale è seria – e vorrei dire ma non troppo – tuttavia la proposta suggerita in Mater può indicare il modo per non farla diventare drammatica. Questo è il saluto e l’augurio che do ai lettori.

http://www.seriomanontroppo.it


la Feltrinelli.it

Recensione:

Indimenticabile
Scritta il: 30 dicembre 2008

Non ho l’abitudine di scrivere recensioni, anche perché di libri ne leggo a centinaia, ma questa volta sono motivato dalla convinzione che quest’opera sia straordinariamente importante, e che debba esser conosciuta da più gente possibile. Confesso che Fulvio Di Lieto non lo avevo mai letto finora, ma un mio amico che si occupa di esoterismo scarica ogni mese una rivista online, L’Archetipo, di cui Di Lieto è direttore. Il libro era pubblicizzato su un numero recente, quindi il mio amico ne ha comprate diverse copie (anche per sponsorizzare la rivista, che a quanto pare viene distribuita gratuitamente) e le ha regalate per Natale. Sinceramente non avevo intenzione di leggerlo, prima di tutto perchè non sono appassionato di fantasy, poi perchè in genere prediligo la letteratura anglosassone. Per curiosità ho aperto una pagina a caso, e il brano che mi è capitato (un momento di riflessione da parte del protagonista) mi è sembrato così profondo e pregno di significato, che mi sono convinto a tornare alla prima pagina e leggere la storia completa. Che rivelazione! Non voglio dir troppo della trama, ma in sostanza lo sfondo del libro è uno scenario post-apocalittico, in cui il genere umano si è dovuto rifugiare sotto terra per sfuggire al disastro ecologico. Fin qui potrebbe far pensare a film come “L’esercito delle dodici scimmie”, o a tante altre storie simili. Inoltre ci sono diversi riferimenti ad altre opere, compreso “Fahrenheit 451” e “1984” di Orwell. Eppure il senso del libro non è né puramente ecologico, né strettamente sociale o politico, né si tratta di un manifesto spiritualista, come ci si potrebbe aspettare dal direttore di una rivista esoterica. Quello che interessa all’autore, e che in definitiva rappresenta la chiave di tutta l’opera, è il potere della parola, la sua capacità di ricondurre l’uomo al suo stato originario, che non è affatto quello di bestia selvaggia o di prevaricatore della natura, ma quello di creatura in perfetta sintonia con l’universo e con i giusti ritmi della vita. Alcune pagine sembrano composte più di versi poetici che di comune narrazione, e mi sono ritrovato più volte come sollevato dal suolo e trasportato in alto dal suono delle parole – evidentemente proprio l’effetto che Di Lieto desiderava ottenere. Il finale poi, indimenticabile! Ho finito il libro in pochi giorni, e da allora non ho fatto che raccomandarlo a tutti i miei parenti ed amici; una recensione su internet mi sembrava la cosa più ovvia da fare, quindi con tutto il cuore vi consiglio: regalatevi questo capolavoro, e facciamo scoprire al pubblico quest’autore che, chiaramente, non ha finora ottenuto il successo che merita! Buon 2009, e ricordate: la parola ci salverà.

 

Felice Marini

La stessa recensione è riportata anche su:

Libreria Universitaria


Salerno in Prima

Mercoledì 15 aprile 2009

 

Fulvio Di Lieto, scrittore originario di Minori, piccolo borgo marinaro e agricolo, che oggi si apre al ben consolidato turismo della Costiera Amalfitana, ha dato da qualche mese in stampa l’ultima sua opera Mater, che segue altre prove narrative di grande spessore e impegno, come “Passo passo verso il Polo”. “Happy landings”, “Terrone DOC” (romanzo meritevole di essere riletto e riscoperto), “Terra in cielo” e “Ritorno a Pasidonia”.

 

In questa sua ultima fatica letteraria, l’autore esprime la sua più profonda convinzione che la Terra non debba essere turbata, manipolata, perché lo stravolgimento dell’equilibrio naturale e spirituale porta l’umanità alla perdita della sua più intima identità. Il romanzo (corposo nelle sue 475 pagine) conduce il lettore in una realtà post-apocalittica, in cui l’uomo è costretto a lasciare la Terra di Fuori per avvenuti disastri ecologici, e ad ingrottarsi nella Terra di Dentro (nel sottosuolo), creando una società che crede di risolvere i suoi problemi annullando l’identità del singolo, per eliminare le conflittualità del mondo esterno. In questa nuova realtà sociale tutto è “sterilizzato”, e lo Stato totalitario segue i suoi cittadini dalla culla alla morte in una spira asfissiante.

 

“Mater” è governata dal Consiglio dei Dieci, mentre i singoli sono incasellati in una Numerazione dove i numeri più bassi sono quelli della classe dirigente e di potere, mentre chi cade in disgrazia ha un Numero molto alto, fino a diventare un Nul, ossia un senza Numero, o una persona senza diritti. La società dipinta da Fulvio Di Lieto è rigidamente classista, poliziesca, totalitaria, ossessiva. Il romanzo parla delle inevitabili deviazioni di una Società nata nel sottosuolo, che per volersi allontanare dai drammi ecologici, politici ed economici del Mondo di Fuori, crea a sua volta altri problemi più complessi e drammatici.

 

Il protagonista del romanzo, Chris Donner, non rinuncia a nutrire il ricordo del Mondo di Fuo-ri, di quel mondo pieno di contraddizioni e di conflitti, ma pure carico di suggestioni e di emozioni. Il libro è complesso ma allo stesso tempo avvincente; il lettore viene condotto per mano nella narrazione e vive in prima persona le angosce del protagonista, fino all’acquisto di una nuova consapevolezza, con l’aiuto salvifico della poesia.

 

Fulvio Di Lieto si conferma uno scrittore abile nel creare situazioni impreviste ed entrare nel meccanismo perverso di una società senz’anima, ma capace anche di indicare al lettore la spe-ranza in una società più giusta che rispetti l’ambiente naturale e umano. Il nuovo lavoro di Fulvio Di Lieto non è un libro usa e getta, ma un’opera che offre molti spunti di riflessione, perché ricca di rimandi storici, artistici e poetici (infatti essa in parte è narrativa, in parte poetica).

 

Ciò non ci sorprende, perché conosciamo le sue opere precedenti e ne apprezziamo il tono, che da romantico e idilliaco, come quello di Terra in cielo, si fa oggi testimone di una realtà trasformata: come un monito affinché le vicende narrate in “Mater” non arrivino effettiva-mente a realizzarsi. Ma Di Lieto non si abbandona alla “disperazione”, e il libro termina con una visione liberatoria.

 

Roberto Ruocco


ign

LIBRI: ESCE ‘MATER’, ROMANZO FANTASY DI FULVIO DI LIETO

PER LA CASA EDITRICE ‘CAMBIAMENTI’

Roma, 26 ott. 2008 – (Adnkronos) – Fulvio Di Lieto per la prima volta si cimenta con ”Mater”, la sua ultima fatica letteraria per la casa editrice CambiaMenti, in un romanzo fantasy in modo originale: al piacere della narrativa aggiunge la denuncia di un mondo artificiale deviante dai valori autentici, dalla libertà individuale, dai piaceri legati ai sensi. E un ordine solo di superficie mantenuto con falsi obbiettivi e false informazioni.

Da qualche tempo Chris sogna. Sogna di quando era bambino e andava al Manor Oak Park con i genitori e la sorella, vede i fiori, l’acqua del torrente, il suo aquilone che precipita tra gli alberi nel bosco. Non può confidarsi con nessuno, sua moglie Mary non vuole più ricordare il passato e si è rassegnata al presente per amore dei figli, per la sopravvivenza. Suo figlio Burton, laureato in medicina neurologica e specializzando in Gestione Telepatica, non condivide la sua nostalgia e teme che il suo atteggiamento possa costituire un pregiudizio della sua carriera.

Sua figlia Sheyla, laureata in botanica, è dirigente all’Istituto Agrario dove tenta di riprodurre le meraviglie della natura descritte dal padre, ama ascoltare i suoi racconti ma per lei sono come le favole che le raccontava da bambina. Siamo a Mater, il “mondo di sotto” contrapposto al “Mondo di Fuori”. L’uomo è stato costretto ad ingrottarsi a causa della strinatura geologica, la terra è stata combusta dal sole impazzito a causa delle manipolazioni ambientali indiscriminate. Sono passati trent’anni dall’ingrottamento. All’inizio la gente pensava che fosse una soluzione temporanea, ma ormai si sono adattati al nuovo ambiente.

Chris però conserva una speranza: che non sia tutto finito, che rimanga una parte sana in ogni persona ormai ridotta a un numero seriale, che non sia del tutto sopito il desiderio di emancipazione e di libertà. Il protagonista si impegnerà a combattere questo falso sistema iniziando da solo una lotta pacifica e usando le armi dell’intelligenza, della cultura, e della poesia in quanto linguaggio che arriva diretto al cuore e latore di libertà.

Nato a Minori, ma romano d’adozione, Fulvio di Lieto ha scritto 6 libri di narrativa e altrettanti di poesia, che hanno come comune leitmotiv la costanza e la volontà di mantenere vivi i valori e la qualità della vita. Per la sua attività di poeta e scrittore ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui: Gran Premio Città di Roma, Città di Palestrina, Premio l’Emigrante di Pratola Peligna, Nazareno di Roma, Sant’Eligio Città di Bari, Montesacro di Roma. È stato insignito del titolo di benemerito della Città di Minori. È direttore della rivista L’Archetipo.